Come allevare un cucciolo orfano

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Soprattutto dopo l’estate capita frequentemente di trovare cuccioli abbandonati, a volte piccolissimi, sottratti alle indispensabili cure materne.

Spesso questi cani sono destinati ad un progressivo deperimento ma a volte, grazie all’aiuto di volontari piu’ o meno esperti, riescono a raggiungere l’eta’ adulta ed e’ per questo che vale sempre la pena “adottarli”, basta conoscere alcune nozioni di pediatria veterinaria.
La situazione e’ piu’ complessa quanto piu’ giovane e’ l’orfano, particolarmente impegnativa se il cucciolo si trova nella prima fase del suo sviluppo, nel periodo neonatale cioe’ quando ancora dipenderebbe totalmente dalla madre.
E’ possibile che cuccioli di pochi giorni non abbiano nemmeno assunto il colostro o primo latte ricco di composti nutritivi e di immunoglobuline e siano quindi animali deboli ed immunodepressi la cui sopravvivenza e’ legata non solo alla somministrazione di sostituti del latte materno ma anche alle condizioni ambientali.
Per allevare questi cuccioli e’ quindi necessario creare ambienti puliti, senza correnti d’aria, fornire calore con lampade riscaldanti, bottiglie o borse di acqua calda e coperte.
I cuccioli nelle prime settimane di vita non sono in grado di esplicare le funzioni eliminatorie da soli ed e’ quindi necessario sostituire l’azione materna strofinando la zona perineale con ovatta bagnata.
Alimentare i cuccioli con latte di vacca e’ assolutamente controindicato perche’ quello di cagna e’ piu’ ricco in grassi e piu’ povero in lattosio.
In commercio esistono dei sostituti del latte di cagna da somministrare con gli appositi biberon.
Per le prime settimane si somministreranno frequenti e piccoli pasti (10 cc per cuccioli tra 200 e 300 gr) aumentando gradualmente la quantita’.
Successivamente e’ possibile mescolare il latte nel biberon con dell’omogeneizzato e, a partire dalla terza settimana di vita del cucciolo, si puo’ cominciare a introdurre un regime di alimentazione forzata incoraggiando, poco a poco, i piccoli a leccare da una ciotola poco profonda.
Particolare attenzione deve essere posta allo sviluppo comportamentale dei cuccioli orfani.
Tali cuccioli non hanno avuto la possibilita’ di godere del contatto e degli insegnamenti materni e possono, purtroppo, facilmente sviluppare problemi comportamentali, se non gestiti correttamente.

La madre e’ fonte inesauribile di apprendimento perche’, dal primo al terzo mede di vita insegna ai cuccioli alcuni principi fondamentali:
– l’autocontrollo, la madre ferma i cuccioli se si sovraeccitano durante il gioco, in questo modo i cuccioli imparano a riconoscere i segnali di “STOP” che gli altri individui gli inviano;
– la gerarchizzazione alimentare: la madre comincia a ringhiare se i cuccioli si avvicinano mentre mangia lei, in questo modo i piccoli apprendono a rispettare il pasto degli individui gerarchicamente superiori,
– il controllo del morso: giocando con i fratelli puo’ succedere che i cuccioli si facciano male.
Cio’ determina l’emissione di un guaito da parte del cucciolo leso e l’intervento della madre che agisce punendo il cucciolo aggressore e che, cosi’ facendo, insegna ai piccoli a non stringere troppo con la bocca
Giocando con i fratelli e imitando la madre i cuccioli, inoltre, mettono in atto nel gioco e senza alcuna serieta’ dei moduli comportamentali che saranno utilissimi nella vita adulta e che vengono cosi’ perfezionati.
E’ l’interazione con il resto della cucciolata che permette ai cuccioli di imparare la comunicazione intraspecifica.
Cuccioli separati precocemente dalla madre possono essere particolarmente paurosi di stimoli ambientali e degli altri cani, possono essere particolarmente reattivi e mordere con forza durante il gioco.
E’ veramente importante farsi accompagnare da esperti del settore nella gestione di questi cuccioli la cui socializzazione con gli altri cani e con l’ambiente esterno deve essere particolarmente precoce, graduale e controllata.
A questo punto, quando il grosso e’ fatto, non resta che godersi la tenerezza di quel musetto e l’affetto che sapra’ donare.

Dott.ssa Ludovica Pierantoni
Medico veterinario comportamentalista

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