La coda un mondo di segnali – L. Pierantoni

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E’contento quando scodinzola, ha paura quando ha la coda tra le zampe.

Molti proprietari pensano, erroneamente, che il significato della coda del cane e del suo movimento finisca qui mentre, invece, quello che i cani possono dirci attraverso questa importantissima parte del corpo, è molto di più.

Ma perché i cani hanno la coda e a cosa serve realmente?

 

Lo scopo originale della coda del cane è in relazione all’equilibrio. Spostando la coda il cane riesce a non cadere quando corre o quando cambia direzione improvvisamente e rapidamente e la coda lo aiuta a mantenersi in equilibrio anche quando cammina in spazi stretti, quando sale o salta.

Nel corso del tempo, la coda si è adattata a svolgere un ruolo vitale nella comunicazione.

 

Che la coda permetta ai cani di comunicare è indubbio ed infatti i cani scodinzolano solo quando sono in compagnia.

Il loro scodinzolio è quindi diretto al cane, al gatto o alla persona che hanno davanti.

I cuccioli non scodinzolano immediatamente alla nascita ma anzi lo scodinzolio compare intorno ai 30 giorni di vita in una forma rudimentale e si perfeziona progressivamente durante la crescita.

 

In fondo prima non serve, i cuccioli appena nati dormono e mangiano per la maggior parte del tempo ma è nella terza settimana di vita, quello che viene definito il periodo di transizione, che compaiono i primi moduli sociali e allora il movimento della coda inizia ad assumere importanza.

I cuccioli, infatti, in questo periodo, cominciano a interagire tra loro e, attraverso il gioco con i fratelli, apprendono i comportamenti sociali che poi utilizzeranno quando saranno grandi.

Attraverso il gioco il cucciolo mette in atto, senza serietà, dei moduli comportamentali che assumeranno importanza quando verranno manifestati con il loro fine biologico.

Attraverso il gioco i cuccioli imparano a moderare l’intensità del morso, infatti se nel gioco un cucciolo nuoce ad un fratello ci sarà l’emissione di un guaito da parte del cucciolo leso e l’interruzione del gioco nonché l’intervento della madre che agisce punendo il cucciolo aggressore.

Il cucciolo comincia ad apprendere il comportamento sociale.

Non è chiaro in che misura il comportamento sociale del cane sia innato ma sicuramente viene modificato e perfezionato sulla base dell’esperienza.

I cuccioli imparano ad associare il loro comportamento, quello dei fratelli e quello della madre a specifiche conseguenze ed imparano anche che possono usare alcuni segnali comunicativi per esprimere le loro emozioni ed intenzioni e per pacificare gli altri individui.

Qui comincia lo scodinzolio.

Anch’esso è sia innato che appreso.

Se il cane impara che alcune posizioni della coda, ad esempio la posizione bassa, gli permettono di proteggersi da una minaccia sociale è facile che possa utilizzare quei segnali in contesti simili anche in futuro.

La posizione della coda è correlata agli stimoli sociali e può cambiare in maniera estremamente rapida già nei cuccioli a 50 giorni di età, rendendo evidente un controllo volontario del comportamento da parte del cane.

Il primo contesto in cui facilmente possono verificarsi dei conflitti è l’allattamento.

Quando i cuccioli allattano sono vicini gli uni agli altri nella ricerca del capezzolo, scodinzolare permette ai cuccioli di evitare liti e permette loro di gestire, in modo pacifico, il “sovraffollamento” sulla mammella.

Successivamente i cuccioli cominceranno a scodinzolare quando chiedono cibo alla mamma o agli altri adulti del gruppo.

Insomma, l’utilizzo della coda è fortemente in relazione con lo sviluppo del comportamento sociale del cane e la necessità di evitare conflitti ed esprimere intenzioni benevole.

Attenzione, però, il movimento della coda non è necessariamente associato ad emozioni positive: “mi ha morso ma stava scodinzolando” mi ripetono continuamente i proprietari dei cani con problemi di aggressività.

La non conoscenza dei diversi significati associati al movimento della coda (nonché alla mimica facciale ed alla postura del corpo) è una delle principali cause di morsicature, soprattutto quelle dirette ai bambini.

 

La coda è per il cane un indicatore di emozione, può essere considerata una vera e propia “misura dell’emozione”.

Scodinzolare significa “provo qualcosa” ma solo attraverso l’osservazione del movimento e della posizione della coda è possibile comprendere di che emozione di tratti.

 

La posizione della coda, nello specifico l’altezza in cui viene tenuta può essere considerata una misura emotiva: una posizione lievemente abbassata indica rilassamento, una posizione orizzontale indica attenzione.

Se la coda si sposta in su è indice che il cane sta diventando più minaccioso, quando invece è bassa o tra le zampe indica che il cane è spaventato.

Ovviamente la posizione della coda è influenzata dalla razza, passando dalla coda verticale e alta dei beagle a quella bassa dei Levrieri.

Il significato della coda è arricchito dal movimento e dalla velocità dello stesso, tanto maggiore quanto più eccitato è il cane.

Infine è necessario tenere in considerazione l’ampiezza dello scodinzolio che ci permette di comprendere se lo stato emotivo del cane è positivo o negativo.

Possono quindi emergere molte combinazioni:

 

– Coda parallela al suolo, portata lungo la linea del dorso e mossa lateralmente: indica uno stato di attenzione dettato dalla curiosità.

 

– Coda alta, perpendicolare al suolo, rigida, mossa rapidamente in senso laterale: indica tensione

 

– Coda alta o parallela al suolo, mossa lateralmente in modo morbido e ampio: indica uno stato emotivo positivo

 

– Coda bassa tra le zampe, ferma o scodinzolante: la tensione emotiva è molto intensa e al momento del contatto il cane potrebbe ringhiare o tentare di mordere!

 

I cani scodinzolano anche per disperdere nell’aria l’odore prodotto dai sacchi anali. Si tratta di piccoli sacchi nella mucosa anale contenenti sostanze in cui sono presenti dei feromoni strettamente individuali e alcuni feromoni di allarme emessi in condizione di forte stress

Oggi disponiamo di molte nuove informazioni circa l’utilizzo della coda da parte del cane.

Uno studio pubblicato su Current Biology dai Prof. Vallortigara e Prof. Quaranta ha analizzato il lato dello scodinzolio e come questo possa essere in relazione con lo stimolo che lo determina e con l’area cerebrale attivata.

Stimoli positivi (per esempio, la vista del proprietario), in seguito all’ attivazione dell’emisfero cerebrale sinistro, provocano un movimento della coda dal centro verso destra e ritorno.

Viceversa, stimoli nuovi e potenzialmente stressanti (come un cane sconosciuto in arrivo con atteggiamento aggressivo) sono elaborati dall’emisfero destro e il cane muove, di conseguenza, la coda verso sinistra.

Ancora più sorprendente è la successiva scoperta del gruppo di scienziati: i cani sono in grado di valutare il lato in cui la coda di un altro cane viene mossa e comportarsi di conseguenza.

Così un cane può capire se un altro cane che gli sta venendo incontro ha intenzioni pacifiche o ostili.

Reagirà quindi, al movimento della coda dell’altro prevalentemente verso destra con ansia e nervosismo ma si dimostrerà rilassato e amichevole se lo scodinzolio dell’altro è, invece, più accentuato verso sinistra.

 

Il linguaggio della coda è affascinante e complesso, forse ancora non del tutto definito.

Saperlo riconoscere è un ottimo modo per comprendere meglio il nostro amico e soprattutto per accogliere e rispettare i suoi stati d’animo.

 

 

 

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